Chiamatelo museo, ma mio nonno sta ancora lavorando. Sì, vedo che Einaudi è passato nel cotonificio, però solo io so che è stato proprio lui, il quasi timido Mario, a mostrargli il tessuto.
Stasera vedo che si può tessere ancora, far credere colori, tecniche ed emozioni. Sono a Bottega artigiana, mi piace vedere persone che sanno intrecciare nuove vie, pur così antiche.
E tanti fili ritrovo, che capisco cosa devo fare, come una canzone che ti sprona: perché tu devi tessere ancora.
Notte e continua a tessere.
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