Mi hai dato tutte le istruzioni per un’esistenza tranquilla, peccato che io abbia guardato te. Nella tua vita e quando ti sei dovuto fermare apparentemente nei tuoi occhi: il tuo guizzo ti rivelava così, papà.
Marinaio curioso, testardo, controvento. Pronto a fare tutto ciò che credevi giusto, a salpare ancora se te lo impedivano. Non erano le condizioni in cui ti trovavi a dettare la rotta, ma le tue convinzioni.
Quando sei salpato troppo lontano perché io potessi vederti, dodici anni te, mi hai lasciato anche questo.
Marinai controvento, siamo io e te e sappiamo dove incontrarci, ancora. Anzi, salpando ogni volta io già ti incontro, ancora.
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