C'è un arzillo vecchietto in tv, simpatico e dal volto vagamente familiare.
Lei mi chiama: hai visto Moser? Ma no dai, Moser no, non è vero. Con prudenza torno a sintonizzarmi e cribbio, gli assomiglia. D'accordo, se lo scruto meglio, capisco che non è proprio vecchietto. Ma non può essere nemmeno Moser.
L'avevo perso di vista giusto qualche anno. Lei mi richiama: hai visto tizio? Da giovane era proprio bello.
No, quest'altro mi sfugge e mi sfuggirà. Era e giovane, due parole che unire è indice di scarsa sensibilità, ecco. Finché incontrerò per strada qualcuno che mi fisserà in modo strano; più avanti, lo so, mormorerà "però, quand'era giovane...".
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