La prima volta fu a Milano. Incontrai Grease e le due maschere che il teatro infila, per essere in sintonia con la vita.
Ero una ragazzina, e andammo a Milano perché dovevamo incontrare un medico per una persona cara. Vorrei ricordàrmi il volto serio di mia madre, che ricacciava la tristezza dentro, perché io rimanessi spensierata.
Ma spensierata ero davvero, e non capivo cosa accadesse. Volevo vedere Grease e mio padre mi portò, perché non capissi, perché non soffrissi.
Io ballavo e cantavo, con la maschera sorridente. Mia madre ripensava al verdetto sul nonno. Non mi disse nulla, e la maschera delle lacrime, la teneva nascosta nel cuore.
Forse è per questo che anni dopo Grease mi offre un sorriso, con un retrogusto amaro. Perché ricordo te, nonno, e come non ti sono stata vicino. Perché fino all'ultimo dovevo essere messa al riparo.
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