Mi manda in visibilio che un musicista di oggi si cimenti nella regia di un'opera. Non sono una fan accanita di Morgan, impegnato di questi tempi a Novara in una simile impresa, ma da anni ho compiuto il fatidico salto, o meglio costruito un ponte.
Rock in particolare e opera per me pari sono. Mi trasmettono la stessa sensazione di potenza, esaltano le mie emozioni, mi mandano all'attacco o mi commuovono. In passato, avevo letto una dichiarazione di un esponente dell'heavy metal, che accostava il proprio genere, anzi lo incoronava a erede naturale dell'opera. A molti saranno venuti brividi di disgusto, a me no.
Chiudo gli occhi, li riapro e sto assistendo alla "Tosca" all'Arena di Verona, che mi incatena a Puccini. Medesima operazione e mi ritrovo a partecipare allo straordinario rito dei Kiss.
The Wall non è un'opera? E The Elder? E quanti altri? La stessa rima del vecchio marinaio condensata in meno di dieci minuti dagli Iron Maiden, non meriterebbe un'espansione fino a trasformarsi a un'opera sul palco?
In bocca al lupo, Morgan.
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