Guardando il cane perplesso, ho dovuto appiccicargli un "ragionevolmente" prima. Così mi è tornata in mente l'immagine del "confortevolmente pazzo" (maccheroni translation) dei Pink Floyd.
E penso che usiamo spesso gli avverbi per 1) precisare cose inutili - tipo io vivo bene. Se vivo, è bene. Se no, non vivo, non davvero. Acci, davvero è un avverbio, immagino.
2) giustificare nostre perversioni mentali. Vedi sopra le due frasi, meravigliose forse (devo pur tirarmela un po' e affiancare una mia banale sentenza a una dei Pink), ma quanto meno strane.
3) rompere le scatole agli altri. Hai chiuso bene la porta? O l'ho chiusa oppure no. Me lo chiedi perché vuoi stressarmi, giusto?
Veramente. Ho deciso che tutto ciò che finisce in "mente" rischia di essere una bugia.
E con questo pensiero decisamente (trac) profondo, vado a dormire.
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