Che stella perfida, tu sei. Mi fissi per l'intera notte da lontano, allungando casualmente fragili dita mentre dormo. Rubi l'oscurità alle mie pupille addormentare, facendo loro il solletico.
E quando mi rassegno e mi sveglio, tormentata e pronta a lasciarsi tormentare consapevolmente, tu te ne sei già andata, soffocando ogni sogno.
I miei piedi toccano terra e non ti inseguono.
Buona giornata.
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