Che sport pazzesco, avvincente e violento il tennis. Psicologicamente violento.
La lettura di una recensione di una mia collega sul libro di Agassi mi riporta a pagine di vita in cui avevo eroi. Uno, a dire il vero, cortesemente accompagnato da cavalieri. Poi stop alle telefonate.
Tradotto in nomi, dopo McEnroe tutto mi sembrava noioso, tranne fiammate. Come Agassi.
Finché é arrivata questa strana estate e qualcosa si è riacceso. Non ho più eroi, ma personaggi da sostenere sì, a volte. Dai quali imparare sempre.
Così ho ripreso la penna anche per loro in "L'importanza di essere secondi"
http://www.nomosedizioni.it/book.php?ID=12NMS412&cat=1
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