A Capodanno provavo l'insano bisogno di fare gli auguri a ogni passante. Insomma, pensavo: è il primo giorno del 2015 per tutti. Quindi non aprire bocca è scortesia, anche se non conosci la persona in questione. E' un giorno speciale, coraggio.
Coraggio, non ne ho avuto. Al limite, dove ha vacillato, ho optato per un sorriso. E sarà stata suggestione, ma mi pareva di cogliere una certa allegrezza.
Così, mi ha preso un'altra insana sfida, quella di sparare anche un "buongiorno" ogni tanto, a perfetti sconosciuti. E' così triste, quando vedi in ambienti dove tutti si conoscono che c'è chi non ritiene opportuno salutare.
Salutare, verbo. Salutare, diventa aggettivo, soprattutto per chi lo fa.
E allora dico buongiorno, anche a te che non conosco affatto. Spero che lo sia, perché lo meriti, perché ogni giorno è il primo.
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