Capisco, per un attimo, che il cielo non è vanitoso. Quando sfodera il suo blu più incantevole, abbracciato a una montagna spoglia. E pochi sono gli sguardi, in altro affaccendati, che si posano su di lui.
Lui è stupendo, ma non conta quanti lo ammirano. Non se ne accorge, e non perché chiuso in se stesso. Non lo so, lo sento, ed è più bello.
Il cielo non è vanitoso e io non lo ammiro mai abbastanza, per questo prima che per la sua bellezza.
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