Mi riporta indietro, e laggiù, una trasmissione su una tragedia sfiorata di minatori.
Lo zio in Belgio, che mai fece pesare la dura vita, mi torna in mente. Lui tornò in Italia, senza gridare ricordi o soprusi. Sua moglie, inseparabile, si adoperò per lui, gli altri e curò il nonno, nelle ultime settimane di vita.
Un giorno, disse: ho male allo stomaco. Il nonno si stupì nel non vederla più, ma lei dovette precederlo lassù.
E lo zio minatore, rimasto solo, si aggirò sopra questa terra senza trovare ragione per restarci, neanche l'affetto dei suoi cari.
Ne aveva viste troppe, confidate poche e lui, Angelo, dalla sua Maria volò.
La nipote assomiglia nello spirito allo zio... Ti auguro tanto di restare ben a lungo dopo di noi...
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