Sommersa, travolta, ferita da ciò che scorre sulla rete. Non so più distinguere tra ciò che può corrispondere al vero e ciò che è una solenne follia, inventata per uno scopo o per nulla.
Chissà cosa assomiglia alla verità, e chissà cosa - come lei - si fa amare.
Io guardo e non riesco più a distinguere, per cui mi allontano dalle piazze, reali o virtuali.
qui sto bene, starei persino benissimo, se potessi ignorare ogni dolore di creatura.
Notte e non so più distinguere.
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