Eravamo all'ombra di una quercia, vera e profonda, che respirava il lago a Ispra quasi un anno fa. Ci siamo emozionati come e più dell'Albero della Vita.
Mi ricordo l'intensità di quel dibattito, come di quello successivo quando Expo già si avvicinava a metà percorso. È anche per questo che è sorta l'idea: perché non raccogliere questa intensità e farla rimanere. I padiglioni se ne andranno, chi avendo colto l'occasione di un messaggio bellissimo, chi no. Chi griderà al successo, chi allo scandalo.
Ma noi, rimarremo uguali? In questo caso, sarebbe una sconfitta. Per noi, per il futuro. Un discorso che abbiamo provato a impostare con persone alle quali sono grata. Perché sanno guardare, analizzare, responsabilizzare, con uno sguardo speciale.
Ecco il libro: Expo, uscirà uguale da qui. Con Expovillage
Raffaele Nurra è stato un cardine per me, fin dall'inizio: grazie alla sua esperienza e alla sua arte, mi ha guidato subito a percorrere Expo nei suoi tracciati e nella sua anima.
Monsignor Franco Agnesi ci ha trasmesso la forza del nostro cambiamento. Non il cambiamento da chiedere sempre agli altri, ma a noi stessi. Alle tante opportunità che abbiamo di migliorare il nostro mondo.
Roberta Bertolini e Andrea Della Bella non sono Expottimisti nel senso un po' superficiale che spesso sento dare. Hanno scoperto, vissuto, messo a fuoco il loro punto di vista e non solo, come scoprirete anche voi. Ho imparato tanto grazie a questi due colleghi straordinari.
Paolo Genoni è un medico e una persona che abbraccia, non esclude. Le sue riflessioni sono preziose.
E il maestro.... Be', Ginetto Grilli ha scoperto Expo dove nessuno sospettava, da bravo poeta.
Volevamo sorridere, anche criticare, prendere in giro, ma soprattutto cambiare. Hanno cercato di raccontarlo le nostre parole, a maggior ragione le vignette di Tiziano Riverso. Abbiamo cercato di amare e spronare il nostro territorio. La provincia di Varese, che unisce città e luoghi così diversi: sai quanto costa a una bustocca sbilanciarsi così, lasciatemi scherzare un po'.
Ama la tua terra, per amare il mondo.
Credo che l'aspetto più Expo di questo libro sia rappresentato da coloro ai quali è destinato. Suor Marcella e la sua gente, ad Haiti. Non uscire uguali da Expo significa anche continuare a ricordarsi dei più poveri.
Grazie a tutti i compagni di viaggio, oggi e domani.
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