Anch'io mi diletto talvolta a cercare rifugio tra i post di Gianni Morandi. E non perché io sia una una sua fan scatenata, anche se mi fido che ascoltasse i Beatles e i Rolling Stones.
I suoi post mi offrono una ragionevole tregua, mi ricordano che è possibile anche essere così: spontanei e disarmanti. Persino nei social.
Ammetto però che mai mi ero spinta oltre i suoi messaggi: invece, i suoi commenti sono anche meglio.
Certo, a volte dà troppa retta alle critiche, che si dovrebbero ignorare per smorzarle. Ma Gianni è umano.
E le sue risposte iniziano con tale garbo, da noi dimenticato: caro… cara. Quasi come una lettera di uno o due secoli fa.
Poi Gianni ha la lezione in tasca, rispetto a tutte le polemiche di chi vive solo sulla tastiera.
Le cose serie sono altre. Gianni mica lo grida, lo sussurra in un commento, ringraziando e salutando. Che sono poi - queste ultime - tra le cose più serie che esistono.
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