Ho lanciato Sos inutili, perché c'era troppo da fare in giro. E io, posso aspettare.
E' vero. Ma quando poi riavvolgo il filo del mio appello, qualcosa di più grande intercetto.
Ci sono io. A volte, mi lascio prendere dalla presunzione di farmi capire, ma ancora non ho imparato a masticare parole. Nel frattempo, mi arrangio.
E non ci piango su, anzi rido di gusto. Tolgo "di gusto": ho finito di recitare.
Ci sono io e sto già andando oltre, anche me stessa e le mie paure.
Notte e ci sono io.
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