Incontro la prima nebbia, quella vera. Non la foschia che si schermisce, ma quel velo che la notte fa la voce grossa.
Eppure la mattina, appena si riveste in fretta l'alba, resta come sospesa a un filo dai campi. Accanto, le macchine corrono già, lei invece galleggia con i mormorii della luce: non si sa distinguere il loro confine.
La prima nebbia, non troppo convinta, così umana mentre si espone al giorno e traballa nelle sue certezze.
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