Me ne frego.
Io so cosa mi dice, oggi più che mai. Alcuni appunti, irrinunciabili, per convivere con la vita.
1 ci sono cose più importanti di una partita, sono palle, perché a volte una partita è ciò di più importante che tu hai e devi giocarla fino in fondo.
2 Pelé è spettacolare nella sua rovesciata, ma di più quando con gli occhi nel buio grida che non vuole fuggire, vuole giocare. Io su Pelé mi dichiaro irrimediabilmente di parte, perché è Brasile, purezza, dolore, orgoglio, il grido dell’amico di mio padre quando telefonò: campioni du mundo.
3 Max Von Sydow è colui che non incontrerai mai, a meno che tu sia incredibilmente benedetto. L’avversario che a un certo punto soccomberà a se stesso, scorgendo la tua azione perfetta.
4 Possiamo vincere. Vincere che cosa? La squadra dei prigionieri (dopo Pelé scandisco i nomi dei nazionali, mi piego ad Ardiles) può salvarsi o decidere di salvare qualcosa di più di un risultato. Possiamo vincere non rinunciando a una partita, ma capendo che una partita vale più di tutto. Anche di se stessa.
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