mercoledì 10 giugno 2020

Possiamo vincere

Guizzo di tesina al liceo, Fuga per la vittoria per me è un patto che si rinnova. E a chi blatera «Ma è retorica», io rispondo stile Achille Lauro.

Me ne frego.

Io so cosa mi dice, oggi più che mai. Alcuni appunti, irrinunciabili, per convivere con la vita.

1 ci sono cose più importanti di una partita, sono palle, perché a volte una partita è ciò di più importante che tu hai e devi giocarla fino in fondo.

2 Pelé è spettacolare nella sua rovesciata, ma di più quando con gli occhi nel buio grida che non vuole fuggire, vuole giocare. Io su Pelé mi dichiaro irrimediabilmente di parte, perché è Brasile, purezza, dolore, orgoglio, il grido dell’amico di mio padre quando telefonò: campioni du mundo.

3 Max Von Sydow è colui che non incontrerai mai, a meno che tu sia incredibilmente benedetto. L’avversario che a un certo punto soccomberà a se stesso, scorgendo la tua azione perfetta.

4 Possiamo vincere. Vincere che cosa? La squadra dei prigionieri (dopo Pelé scandisco i nomi dei nazionali, mi piego ad Ardiles) può salvarsi o decidere di salvare qualcosa di più di un risultato. Possiamo vincere non rinunciando a una partita, ma capendo che una partita vale più di tutto. Anche di se stessa.





partita





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