Era appena iniziato il lockdown e avevo avuto un sussulto: voglio leggere il nuovo libro di Stefano Ferri. Pensavo di avere tempo per gustarmi con più calma cose belle e la sua opera non poteva che rientrarci, avendo divorato quelle precedenti. Poi è stato quel tempo folle a divorare me, ma soprattutto ho sentito dentro di me una certezza: io, quel libro, volevo andare a ritirarlo in libreria.
E sarebbe stato il primo, dopo il lockdown. Così è stato, con l'attesa che si arricchiva di colpi di scena, anche perché mi sono procurata un secondo quasi lockdown forgiato sulle stampelle.
Infine, il rito è stato compiuto. Sono entrata nella libreria storica della mia città e ho ritirato il libro che avevo prenotato.
Volevo gustarlo a poco a poco, ma sono rimasta la bambina incapace di trattenersi davanti a una storia. Si intitola "La Ricompensa", questo libro edito da Lux-Co Editions ed è la prima parte.
La bambina sta già fremendo per la seconda e Stefano ha promesso di fare importanti rivelazioni, di cui lei ha disperatamente bisogno, venerdì 3 luglio alle ore 20 a Villa Montevecchio con E20Dversi.
Ma lei, sa anche che una primissima ricompensa l'ha avuta: poter - di nuovo - entrare in libreria a comprare il libro di uno scrittore elegantemente sincero e di grande umanità. Un uomo che durante il lockdown e ancora oggi sta spronando - con scienza e senza esaltazioni - a vivere, vivere fiduciosi e responsabili.
Un uomo che un giorno le ha detto, nella sua travolgente Milano: Chi ha bisogno di Willy dovrebbe essere nelle librerie. E Willy, adesso, è proprio lì.
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