La gatta sfreccia, la tradisce la macchia bianca sul pelo scuro come la notte. Tutto il resto è immobile, le urla di chi sa ancora aggrapparsi al calcio e alla tv.
Noi ci sentiamo ancora sotto un cielo pensante. Contiamo meravigliati le benedizioni e ci commuoviamo convinti che quel cielo stia pensando anche a noi.
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