Grazie a un passaggio di un’amica rientro, ma poi le dico: prendiamo un caffè? Allora si ferma e ci sediamo a un tavolino, con le nostre tazzine. È lei ad aprirmi gli occhi: ma ti rendi conto da quanto tempo non beviamo sedute un caffè? Così mi scorrono davanti le tante volte in cui mi affacciavo da lei al lavoro e si correva fuori a bere al bar.
Adesso non corriamo. Siamo ferme a un tavolino, con la vita che scorre dentro: un caffè possibile in tempi impossibili.
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