Io lo sento, ma naturalmente è come per la ormai antica storia delle zanzare: qui dentro è solo il mio orecchio a captare quel suono inquietante.
Non so nemmeno come definirlo, e da quale locale misterioso del palazzo arriva. Però lo sento. Come uno di quei singhiozzi di macchinari bizzarri, malinconico o minaccioso. Scegliete la m che preferite.
Comunque io per comodità lo chiamo il rumore assassino. E siccome sono coraggiosa, mi infilo sotto le coperte, così non lo sento.
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