Sono rincorsa dal ricordo della mia prof di tedesco. Non mi ricordo come si chiamasse e le chiedo idealmente perdono. Non era quella innamorata di Robert Redford, di cui rammento alla perfezione il cognome.
Di questa (che rimase un anno solo) no, mi sfugge il dato essenziale. Eppure forse non è così. Mi ricordo la distanza che c'era all'inizio, il suo scrutarmi, il mio annoiarmi da Gemelli insofferente. Eppure poi mi ha travolto la sua passione per quella lingua che amava, e che io amavo non di meno. Tant'è che a quel punto l'avrei studiato per sempre.
Lei un giorno non mi mise più alla prova, e io sbocciai felice di essere un fiore ribelle ma delicato. Come il tedesco, ne sono e ne rimarrò convinta.
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