Finalmente sento la stanchezza: un momento magnifico, in cui il corpo ti racconta che ha fatto la sua parte e più. La pelle è sazia di sole, anche se lui faceva il timido, e gli occhi vagano nella sera. Vorrei chiudere i fuochi d'artificio anche fuori dall'udito, perché tutto ciò che è gridato mi dà fastidio in questo periodo.
Battute. Fiumi insensati. Strategie. Proclami. Scoppiate con loro.
Sento la stanchezza, quella deliziosa di quando hai fatto qualcosa di semplice e reale. I piedi respirano ancora l'erba, e la carezza delle foglie è fresca.
Stanca, viva e pronta.
Dolce notte.
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