lunedì 3 dicembre 2012

Il cielo e le lacrime

Un cielo così blu toglie il fiato, quasi nega l'esistenza di Attila e di quei tre o quattro (milioni di) rompiscatole che ti creano casini sulla terra. Specie in cui rientro anch'io forse, e con certezza Arguta Paffuta.

Chi lo sente il gelo con questo telo azzurrissimo, punge solo come un ago di un abete natalizio: quindi, piacere puro.

Dovrei essere felice, eppure piango. Le lacrime sono una comparsa non prevista, finché guardo Arguta Paffuta, che, anche se non sa tutto, finge di esserne a conoscenza per rientrare in quei tre o quattro (milioni) di cui sopra.

E lei, con un sospiro, mi ricorda: hai appena pagato l'assicurazione.

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