Sotto il benevolo luccichio risuonano le zampogne. Roba da mettersi già a tavola per il pranzo di Natale, che bello: un po' di pace e amore, nonché silenzio.
Tranne loro, le zampogne. Dopo mezz'ora, simpatiche, accettabili, speriamo si spostino solo un pochino, così tutti possono esserne deliziati; noi passiamo la mano.
Ma loro, le zampogne, no, stanno qua. Dopo un'ora ascolti e dici: Cribbio ma quando fiato hanno 'sti zampognari, e pensare che io dopo dieci minuti di flauto a scuola boccheggiavo.
Dopo due ore, hai perso raziocinio e parola. Passi la palla ad Arguta Paffuta, che suggerisce: dai qualcosa ai poveri zampognari A PATTO CHE VADANO DA QUALCHE ALTRA PARTE.
Zampogne, rampogne. E io pago.
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