La storia di Giacinta, la più piccola dei pastorelli di Fatima, è un percorso di saggezza che lascia senza fiato. Una piccola adulta, che traccia la via.
Mi piace molto la storia di un figliol prodigo, tornato a casa dopo vizi e peripezie perché - raccontò - aveva incontrato Giacinta nell'oscurità dei monti e lei l'aveva riaccompagnato a casa. La bimba, però, negò di averlo mai visto. Lei aveva "solo" pregato la Madonna per lui, poiché la zia le ispirava compassione.
La storia è di per sé meravigliosa, ma non quanto le parole della bimba, forse. "Come fu tutto questo? Non lo so. Dio lo sa".
Spezza e spazza via tutti i nostri "so" e lascia aperta la porta della fiducia, sospinta dall'umiltà.
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