Mi metto in marcia con quel filo di resistenza che contraddistingue Arguta più che me, la mattina. Sono una creatura notturna e la luce del sole mi agita un po'. Soprattutto quando è un'illusione, e cela aria gelida ancora più estranea al mio modo di essere.
Creatura nata d'estate, riluttante mi incammino. Anzi mi incamino, tiè. C'è un fuoco dentro che cerco di alimentare, e quando mi scordo, qualcun altro ci pensa per me. Me ne accorgo a una vampata di pensiero e mi scappa persino un sorriso.
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