Su una panchina a Tempo di libri un cartello gentile avvisa di pensarla controcorrente.
Chi non si ferma, è perduto, avvisa il gruppo Macro. Fermati, vivi… Scorrono queste parole in me, lieta di averle colte per tempo e masticate come un cibo che non osavo nemmeno ordinare. Perché poi ordinarlo: meglio prepararlo da sé…
Chi non si ferma, è perduto. E io avevo questa dannata voglia di trovarmi.
Notte e chi si ferma, è salvo.
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