Marie, collana di perle e benda sull'occhio. Oggi tutti la ricordano così, la corrispondente del Sunday Times uccisa in Siria.
Marie non al calduccio dell'indifferenza, sempre in prima linea: l'occhio l'aveva perso in Sri Lanka, durante la guerra civile, nella zona Tamil, undici anni fa.
Ferita e fiera, pochi giorni dopo, aveva mandato al giornale una storia di tremila parole.
Per la Siria finora quante parole sono state spese? Poche, nonostante ci siano molti giornalisti coraggiosi che stanno documentando ciò che accade. Ma a noi interessa altro, e il bollettino dei morti si infila tra resoconti di Sanremo e anatemi sulla crisi.
Marie, solo un'altra persona che è scomparsa sotto una crudeltà, sotto una violenza che non interessa a nessuno al di là delle urla di sdegno a intermittenza.
Ci saranno ancora tremila parole, o forse una sola, in grado di risvegliarci?
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