Forse ha ragione Paul Stanley (lui è uno degli uomini più sensibili del mondo, osserva l'adolescente in me), è composto dalle lacrime delle persone che si lamentano sempre, mentre il tempo scorre più violentemente. C'è gente che piange un fiume, e non vede mai l'altra riva - canta lui -, incollata ai propri problemi, reali o ingigantiti. Gente che poi finisce piegata e ingoiata dalla marea.
Mi allontano dal fiume. Potrei coltivare altre bizzarre idee, alla Patti Smith. Ma sono una rocker cresciuta troppo in fretta, e mi sa che stanotte abbandono la chitarra, tanto non la so suonare, dai. Forse riafferro persino l'uncinetto. Vuoi vedere che sono più rivoluzionaria, con l'uncinetto?
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