Sono una ragazza fortunata. Donna, va bene, Arguta. La storia della fortuna a dire il vero mi scuote un po': sarà la sindrome di Boezio. Non c'è consolazione reale nella fortuna, anzi un velo di disappunto.
Sono una donna aiutata. Questa è la verità. Dalla famiglia, dai miei amici, dai colleghi, da un sacco di persone che neanche posso immaginare. Qui e lassù. Ogni tanto percepisco l'ingiustizia di tutto ciò e mi ingarbuglio la vita.
Ma adesso no. E voglio indossare un bel sogno.
Notte.
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