lunedì 19 novembre 2012

Un figlio che come te

Tra gli incontri di oggi, me ne porto dentro uno a cui non so accostare aggettivi. Un caro ragazzo, un amico, un figlio. Oggi è emerso in tutti questi volti, anche se figlio è la parola che più mi sta a cuore.

Penso a quanto sta facendo questo ragazzo per sua madre. Senza lamentarsi, perché l'amore lo vieta, non vede ragione. Non importa se il tuo tempo viene limitato, perché tua madre ti ha sempre offerto tutto e tu ti senti più lieve con il suo esempio. Sai che è il tuo turno di starle accanto, di curarla, di rivestire di sorrisi le sere più dure. E sai che non raggiungerai mai le quote che le ali di mamma sono in grado di accarezzare e superare.

Non tutti i figli sono come lui, e non so ancora trovare un degno aggettivo.

Caro un amico, sei un figlio che come te... Non c'è nessuno. O meglio c'è, ma come te non sbandiera e compie la sua azione d'amore ogni istante.

Io sono fiera di conoscerti e so che stasera hai abbracciato tua madre anche per me.

Buona notte, caro.

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