Il mio amico superpinkfloydiano scuoteva la testa, quando sentiva quella musica nell'aria. I PF, protestava, non sono The Wall. Vero... Sono un mondo, non un muro.
Ma quando ero in ribellione adolescenziale (e pure qualcosa di più), mi caricavo, protestavo, piangevo, mi crogiolavo nella pazzia confortevole. Non posso dimenticare che il mio unico sciopero da liceale lo vissi così, scandito da Another brick in The wall. Non posso fingere di non vedermi distante nave all'orizzonte. E di sperare quando elevo un muro, che qualcuno, forse persino io stessa, lo abbatta.
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