mercoledì 21 novembre 2012

Sweet emotion

Non rubo i titoli a Steven Tyler, anche perché nel libro l'ho solo sfiorato ( e no, ragazzi, non in quel senso, non accanitevi con il lato B).

Dolce emozione, sentite le note che ci accompagnano? È parlare di qualcosa che era solo mio, un ticchettio più insistente sui tasti, e ora è diventato vostro. Appartiene a chiunque lo sfoglierà, leggerà, amerà, detesterà.

È una squadra che ha remato all'unisono, noi da una parte, voi dall'altra: ma vi siete accorti forse del confine. È unire i personaggi e le persone, rintracciare fili che avevamo rimosso o perso, per un gesto maldestro.

L'importanza di essere secondi è scardinare le classifiche e unirci, nelle nostre differenze, impegnati come un ardito eppur timido capitano ad affrontare ghiacci inauditi, con una squadra coraggiosa. Ma chi sa più distinguere i ruoli?



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