Il mio film preferito è folle e cambia sempre. Forse mi ha catturata, perché la prima volta l'ho visto in un contesto magico. Ero a Firenze, con amici cari, e stavo pettinando le penne arruffate da qualche codardo, per tornare a colpire e fare ciò che sentivo come la mia strada.
Andiamo al cinema, e scorre "La moglie del soldato" di Neil Jordan. Così straordinario, perché racchiude mille storie. Il terrorismo, una patria violata, un legame che non è quello che sembra. O anche, niente è mai come sembra.
Tranne la natura umana. Sei una rana, sei uno scorpione: è qualcosa che viene deciso dentro di te, e hai voglia a cambiarlo.
Invece quel film cambia, cambia sempre. Perché ogni volta ti fa osservare la vita da una prospettiva differente.
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