Esco ragionevolmente stanca, e sono alla curva in cui temo sempre di essere travolta da un automobilista sadico. Stasera, a dire il vero, temevo di più il pozzangherone che mi saltava addosso.
Ora, arriva questa piccola e inviperita auto, che mi induce a mettermi a distanza di sicurezza. E il ragazzotto al volante mi sibila: scusi, signora...
Già ricordarmi che sono una signora, non è carino. Con l'oscurità (effetto coprente) poteva scambiarmi per una ragazzina o fare finta, no?
Ma il peggio è in agguato. Mi chiede: dov'è il cinema?
Ora, io sono fusa ed esito. Ma mi sta parlando davanti al cinema, mi rendo conto. E non è più fuso di me, difatti sogghigna.
Allora, con dignità mi allontano. E gli sibilo anch'io. Un vaffa gratis sotto le stelle, come negarlo.
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