Mi ero chiesta chi potesse nascere in un giorno così, che mi facesse sorridere, pensare e anche intingere nella nostalgia del futuro.
Poi vedo che è nata lei, Sean Young. Un filo c'è già con la presentazione di questa sera, si può stringere nella prefazione di Giuseppe Battarino.
Sean, bella e incompresa, smarrita e radiosa. Sean e il futuro che temiamo o cerchiamo con Blade Runner. Il presente, che è sempre troppo difficile. E se invochiamo una magia, il finale si può cambiare.
Auguri, Sean.
Nessun commento:
Posta un commento