Oggi un piacevole incontro ha fatto riaffiorare un antico quesito: perché la Scozia?
Razionalmente non so fornire una risposta. Anche perché, prima che io arrivassi in Scozia, si presentò lei. Avevo penso otto anni, quando scarabocchiai una storia. E la cartina mi sussurrava dove si svolgeva, chi la interpretava, come parlava.
Si è insinuata in me, prima che me ne accorgessi. La prima volta, fisicamente, fu tardiva: avevo 28 anni ed ero convinta che se fossi stata abbandonata con gli occhi bendati a Dundee, avrei trovato la strada.
Il risveglio di solito è duro. Difatti, i primi chilometri del gruppo dopo Edimburgo segnarono il rischio di almeno un frontale, anche se per fortuna ci eravamo affidati come prima tappa alla mia sorellina, già avvezza alla guida in Gran Bretagna.
Fine dei brividi. La Scozia, comanda lei. E io amo obbedire. Questa è notizia.
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