Sarà colpa delle piante, che assecondano il tuo pensiero, a un cenno del sole. Oppure è il contrario, maestro.
Fatto sta che sondiamo i posti giusti. Io sento ciò che mi dici, ma ancora non capisco.
E dopo poche ore mi trovo dove non vorrei essere. Dove non dovrei. E in quelle ore interminabili, mi dico: be', dopo una giornata così, confermo, sono vagamente sfigata.
Eppure parlo con sconosciuti e mi sembra di poter fare qualcosa per loro. Un'illusione, un anestetico, o forse posso cambiare il mondo.
E penso: siamo sempre nel posto giusto, che ce ne accorgiamo o no.
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