Che mondo che c'è quaggiù. Lo sento esclamare da una voce amata dopo una raffica di notizie e per una volta tendo a darle ragione.
Che mondo c'è quaggiù e non esiste un rifugio da cui si possa ignorare, a maggior ragione la nostra contorta coscienza. A meno di togliersi gli occhiali finora serviti a fissarsi sui particolari inquietanti e di vederne solo il contorno. Immagine riflessa di qualcos'altro che non riusciamo nemmeno a intravedere, ma io per una volta so già che mi piace, mi chiama, dissolve ogni inquietudine.
Che mondo che c'è quaggiù: vorrà dire che un altro più giusto, da qualche parte ci sarà.
Notte e che mondo che c'è quaggiù.
Nessun commento:
Posta un commento