Chiedo sempre lune specchiate nei pozzi, mi canticchia una voce, ma io la metto in fuga con le sfumature.
Sono quelle degli occhi di mio padre. Che erano verdi, che a volte si scurivano e ancora, quando giocavano con il sole, potevano tingersi di giallo, quasi a mimetizzarsi.
Cambiavano i colori, ma loro erano fedeli a se stessi. Come lui.
E guarda un po' che sogno mi attraversa: se il mondo fosse come gli occhi di mio padre. E pure io.
Notte e il mondo come gli occhi di mio padre.
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