Io che sogno case in continuazione, da quelle della mia infanzia ad altre che sogno e fantasia costruiscono insieme, mi trovo a fissare il quadro di un vecchio cortile.
Era il tuo quadro preferito, che ti eri messo alle spalle come un angelo custode. Un giorno, ho capito perché fosse così prezioso per te: assomigliava alla corte di tua nonna. C'era quello spiazzo dove chissà quante volte avevate giocato e ringhiere modellate da foglie voraci. Su quella scala, lei si era congedata dalla vita dopo aver intinto il pane nel vino, mentre i figli erano al cinema.
Quella corte non esiste più, come le case della mia infanzia.
Ma noi dobbiamo pur farle rivivere, con un sogno, un quadro o una pennellata d'amore, per costruire una nuova dimora.
Notte e il vecchio cortile.
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