Al mio segnale scateniamo l'estate. Via scarpe e calze, è il momento di sentirci uniti fino in fondo a nostra madre terra.
I primi passi, con timore e quindi con fiducia finalmente. I fili d'erba morbidi, le margherite da schivare dolcemente, i trifogli che sono soffici e si ritirano su prontamente. Frammenti di sassi e rovi: ci sono anche loro e non si sottraggono all'abbraccio generale.
Allora sobbalzi, strilli, magari versi una lacrima, ma poi riparti forte anche di quella piccola cicatrice di libertà che si viene a formare sulla tua pelle. Oso perché amo, e provo ad amare tutto.
Nessun commento:
Posta un commento