Alla messa in memoria di Angioletto Castiglioni torniamo sui suoi passi durante la Marcia della Morte. Via dal lager di Flossenburg, verso luoghi dove si prendano cura di lui. E poi verso casa, da dove manca da sette mesi… da una vita, tanto che non lo riconoscono più.
Mi piace che legga quelle sue riflessioni una crocerossina, così come una crocerossina fu il primo volto amico che Angioletto vide.
Voglio scappare via da quei luoghi d'orrore, a maggior ragione adesso che l'orrore non si placa, e cerco di seguire il viaggio della speranza, ancora intriso di dolore, del deportato.
Tra le sue frasi, mi aggrappo a una: la guerra è finita.
Oggi mi sembra solo cominciata, ma poi mi affido al mio cuore e a Chi ci mormora dentro, anche nonostante me stessa. E forse ci credo anch'io.
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