Attenti a bagnarsi nella terra ora umida, ora sfacciatamente fracida. Ci provo con scarpe scassate, finché decido di tornare bambina e scopro che quella terra è meravigliosa: di più, mi appartiene e le appartengo, mentre sfioro i campi poco convinti della primavera.
Ripararsi la pelle, i capelli, lo sguardo, infine il cuore: poi, capire quanto sia stupendo lasciarli liberi. Bagnati e felici, perché ti trasmettono la profondità di vivere senza perdere la terra.
Notte e senza perdere la terra.
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