Strattonata da folle di vario genere (e talvolta i singoli non brillano), mi siedo per un breve tratto sul vagone.
C'è un ragazzino con una sorte di uniforme, che non so individuare. Forse una scuola, forse un altro ente: chi lo sa. E' che così vestito mi sembra più adulto e serio.
Presto dobbiamo scendere. Lui va verso le porte, mi avvio infine anch'io. Appena si apre la carrozza, lui mi guarda poi fa un passo indietro: prego, signora.
Io rimango spaesata e mi sento mormorare: grazie, caro.
Mi sembrava così adulto e in effetti lo è; poi ci penso meglio.
Mi sembrava così adulto e invece non si comporta come la maggior parte degli adulti.
Crescerai, ragazzino e crescerà la cortesia.
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