Sul lago Maggiore l'azalea ha già osato guardare avanti. Sulla mia collina, è mezza addormentata.
Questione di altezza, di brividi e di risate notturne: quelle di un inverno che non se ne vuole veramente andare.
Io sul lago aspiro un profumo che non si concede e ammiro le foglie lucenti quasi più di quei colori tenui che si stanno facendo avanti.
Penso a quante volte bisogna essere all'altezza. E a quante altre si possa dire: no, io fiorisco quando voglio io, quando è il mio tempo.
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