mercoledì 4 aprile 2018

Pregare anche così

Da piccola pregavo anche così. La parola Barbera mormorata dopo papà e pappa. La perpetua che mi porgeva in Piemonte i biscottini da intingere. E don Cauda che spiegava alla mamma come i "fioretti" quaresimali non dovessero per forza riguardare il vino, che fa bene. Meglio rinunciare a qualcosa che procuri il male.

Mi piacciono i vini che assomigliano a una preghiera,  ne portano i tratti, la gravità, il profumo grato. Poi versano poche parole, appena accennate.

(Ora) pro nobis. 

Pregare anche così, con un Ruché che ti ricorda un uomo con la tonaca arrotolata alle ginocchia, per proseguire il lavoro del Signore. Un uomo che si spense dopo la processione di un Venerdì Santo, nell'anno più buio della mia vita, quando papà lo seguì. E forse insieme bevono anche questo, mentre pregano con noi.

http://neicassettidimalu.blogspot.it/2015/08/viaggio-nellarte-del-ruche.html

1 commento:

  1. E' passato? Cercavo qualche ricordo della mia terra istriana... legato alla cantina della nonna materna.. Forse sì! Forse già a due tre anni... Buona giornata!

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