Devo percorrere un tratto ancora lungo, troppo lungo per le mie forze. Ma mi è sempre più facile dell'attesa. Rileggo quella che ora mi sembra una metafora e riprendo il viaggio.
E' solo sul finale, che scorgo un volto amico; anzi, in breve sono due. Mi riportano a una festa magica, due anni fa, e agli incontri di satira e amicizia, non meno saporiti.
Avrei proprio fretta, ma non posso che fermarmi ad ascoltare. Stanca, cerco di mettere a fuoco, finché capisco che qualcosa di speciale sta avvenendo tutt'intorno.
Mi ha scoperto la primavera. E io non posso ritrarmi, costi che qualche costi.
Notte scoperti dalla primavera.
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