giovedì 1 novembre 2012

Il gelato nella nebbia

Quando arrivai in questo paese, era autunno e il battesimo del fuoco venne con le caldarroste. Preparai un pranzetto speciale al mio re, poi andai a respirare le castagne calde dagli amici. Tornai con l'odore acre di un nuovo inizio e pensavo di poter spalancare ogni porta.

Ma mi bastava la mia. Questa sera, acquistando i gelati, forse gli ultimi d'autunno e nella nebbia della malinconia, chissà perché sento ancora quel profumo. Le mie velleità culinarie si sono in parte placate, di fronte alla superiorità conclamata altrui.

Eppure quel profumo lo sento e forse me lo manda il mio re, pur sapendo che lo ricordo in ogni istante.

Buona serata.

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